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sabato 12 febbraio 2011

WORKING PROGRESS (LAVORIAMO PER VOI)

Nel corso della riunione di Zona che si è tenuta lo scorso 9 febbraio, abbiamo cercato di identificare alcune priorità su cui intendiamo puntare per la campagna elettorale milanese e, soprattutto, per andare a migliorare la vivibilità della città e della nostra zona.
Questi i punti che maggiormente ci interessano:

Abitare
In Zona 9 è stato svolto un importante lavoro dalle cooperative e siamo consapevoli del fatto che occorrono politiche in grado di incentivare queste ad edificare.
Al tema dell’abitare, poi, si legano molto spesso anche i temi sociali (giovani, anziani, immigrazione, sicurezza), un esempio che merita grande attenzione all’interno della Zona 9 è costituito dalla realtà delle case popolari, troppo spesso balzate alle cronache dei giornali per le vicende del racket. Il Pd in questi anni, attraverso l’esperienza maturata in Consiglio di Zona, ha condotto numerose iniziative per contrastare il degrado negli alloggi ALER e dare supporto agli inquilini vittime del racket.

Sicurezza
La destra che governa Milano ha fatto molti annunci in tema di sicurezza, ma la realtà è che le forze dell’ordine, oggi, non riescono a svolgere il loro dovere perché devono supplire ad altre carenze e la città è più insicura.

Mobilità e trasporti
In questi anni, il Pd in Consiglio di Zona si è impegnato per ottenere delle modifiche ai tragitti del trasporto pubblico e anche nella frequenza delle linee ATM per garantire il servizio in tutti i quartieri. Inoltre, è stata fatta modificare la viabilità di accesso all’Ospedale di Niguarda, al fine di agevolare l’arrivo al Pronto Soccorso. Molti interventi sono ancora da fare per decongestionare la città e necessitano una collaborazione con i comuni limitrofi e in questo occorre che la nuova giunta si impegni ben di più di come non ha fatto quella di Letizia Moratti.

Emergenza Seveso
Il Pd in Zona 9 si è sempre mobilitato per trovare rimedio alle troppe esondazioni del Seveso, denunciando le inefficienze del Comune, richiedendo interventi e supportando le iniziative dei comitati dei cittadini ma la battaglia è ancora in corso.

Ambiente
Il Pd si è impegnato a lungo a difesa del Parco Nord, ottenendo anche importanti risultati come lo stop al progetto dell’eliporto. Per il futuro, sarebbe importante sviluppare una politica energetica basata sulle fonti rinnovabili (ad esempio dotando tutti gli edifici pubblici di pannelli fotovoltaici) per dare esempi concreti che senza il nucleare è possibile.

Cultura
Il governo di Letizia Moratti, a poco a poco, ha prosciugato le risorse economiche destinate alle zone e, in questo modo, sono state fatte morire molte realtà culturali importanti che si era cercato di tenere vive anche nelle periferie. In Zona 9, il Pd grazie al lavoro portato avanti in Consiglio di Zona, ha realizzato un Ecomuseo urbano e altre iniziative per avvicinare i cittadini al teatro.

Welfare
La popolazione milanese è sempre più anziana (oltre 400.000 persone sono sopra i 60 anni di età) e questo deve far riflettere sui temi della solitudine, della paura, ma anche dell’assistenza, delle politiche del welfare.
In Zona 9 ci sono realtà associative e di volontariato molto importanti con le quali il Pd ha da tempo avviato una proficua collaborazione. Uno dei tanti risultati positivi ottenuti è stato quello di far aprire uno sportello dedicato ai malati di Alzheimer all’interno dell’Ospedale di Niguarda.

Giovani
Milano deve saper guardare ai giovani e per questo sono necessarie politiche abitative adeguate, ma anche innovazioni (come la rete wi-fi libera), luoghi di incontro, centri sportivi (di cui la città era ricca ma che appaiono sempre più abbandonati per la carenza di risorse che l’amministrazione centrale vi ha riservato). In Zona 9 sono stati anche indetti diversi tornei sportivi e anche concorsi per giovani band musicali.

Scuole e Formazione
Le scuole pubbliche sono un bene prezioso e vanno salvaguardate. Il Comune si è totalmente disinteressato della sicurezza degli edifici scolastici, ma da qui parte la formazione dei ragazzi e anche l’integrazione. Il Pd si è impegnato molto accanto ai genitori per segnalare le carenze nelle strutture scolastiche e cercare di trovare soluzioni adeguate e con gli scolari ha da tempo avviato anche l’esperienza del Consiglio di Zona dei ragazzi, utile per permettere loro di confrontarsi con i percorsi necessari per portare a compimento i progetti e per avvicinarli alle istituzioni.
Figure completamente sparite in questi anni di centrodestra sono le assistenti sociali, che invece svolgevano un ruolo importante di raccordo tra scuola e famiglia e sarebbe opportuno ripristinarle.

Lavoro
Le statistiche, oggi, ci dicono che il 49% delle preoccupazioni degli italiani è legata alla disoccupazione e allora occorrono politiche in grado di non fare sentire solo chi perde il posto di lavoro ma anche offrire sussidi a tutti quei giovani che vogliono tentare di avviare un percorso imprenditoriale o artigianale in proprio. Il Pd ha avviato un dialogo con le categorie produttive della Zona, al fine di comprendere meglio le loro esigenze, si è impegnato nella promozione del commercio locale e anche di realtà sostenibili come i GAS (Gruppi di Acquisto Solidali).

Immigrazione e multiculturalità
Il numero delle persone immigrate nella Zona 9 è notevolmente aumentato negli ultimi anni, ma immigrazione non vuol dire necessariamente problema ma più spesso risorsa: gli immigrati, oggi, sono la parte giovane della città, la parte attiva, che lavora, che cerca casa, che frequenta le scuole, che “fa girare l’economia” e che assiste e, a volte, supplisce le carenze dei servizi di welfare. La multiculturalità è comunque un processo complesso e necessita di politiche adeguate perché la convivenza sia in armonia e in sicurezza per tutti. Politiche, queste, che vanno messe in campo fin dalla scuola dell’infanzia perché solo attraverso la convivenza fin da bambini è più facile che si instauri un rapporto di fiducia reciproca.


Questa è solo una piccola parte del lavoro fatto nella nostra zona e che vogliamo proseguire.
 
P.s. per questo contributo e per il lavoro di sintesi svolto ringraziamo Diana Comari, del circolo di Prato.

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