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lunedì 31 maggio 2010

GIUGNO AL MERCATO

Nei Sabati di Giugno abbiamo deciso, a motivo del successo del mese di Maggio, di essere ancora al mercato in piazza Minniti (se le forze ce lo consentiranno andremo anche in via Asmara) per incontrare e ascoltare i cittadini del quartiere, per far firmare le petizioni (community center e parco nord) e per raccogliere le firme per il referendum sull'acqua.

Per chi volesse è possibile anche iscriversi al partito, anche venendoci a trovare al circolo, che ha subito un piccolo restyling.

A breve pubblicheremo il numero di firme che abbiamo raccolto fino ad ora grazie a tutti voi.

domenica 23 maggio 2010

IL NUOVO COORDINATORE DEI CIRCOLI DI MILANO

Oggi i direttivi dei circoli milanesi votavano per il coordinatore dei circoli di Milano e per i coordinatori di ciascuna zona.

Francesco Laforgia ha vinto con il 79,1% di preferenze, mentre Pierfrancesco Maran si ferma al 20,9% (votanti 80%).

Gli auguriamo buon lavoro, sperando che riesca a rendere efficiente il lavoro dei circoli, a partire dalle battaglia del nostro rispetto al quartiere Isola.

La coordinatrice di zona è invece Mariangela Rustico, candidata unica scelta da tutti i circoli, che Martedì al circolo Rigoldi in via Hermada 8 comincerà il suo percorso politico come coordinatrice. Le staremo vicini per rendere i circoli della zona 9 vicini ai problemi dei cittadini, uniti nelle battaglie, concreti nelle loro azioni.

sabato 15 maggio 2010

FIRME PER IL PARCO

DOMENICA 16 MAGGIO DALLE ORE 14.30 ALLE 19.00

INGRESSI PARCO COMUNI DI SESTO SAN GIOVANNI- CINISELLO - CUSANO MILANINO - CORMANO - BRESSO -MILANO

RACCOLTA FIRME PETIZIONE NO ELIPORTO



I risultati ci sono: ci avviamo alle 5000 firme già raccolte (ma vogliamo raddoppiarne il numero fino al 13 giugno); il Comitato è sempre molto attivo e combattivo; il sostegno delle Amministrazioni comunali, delle associazioni e,soprattutto, delle popolazioni è forte e costante.
Domenica pomeriggio sarà sicuramente bello e avremo tutti una grande voglia di stare assieme e all’aperto. Mi raccomando non solo di venire a darci una mano, ma di farlo con entusiasmo e di portare con voi tanti amici.
comitato NO ELIPORTO PARCO NORD

MARTEDI' SERA CIRCOLO CHIUSO

Martedì sera il circolo resterà chiuso (mentre sarà aperto il pomeriggio dalle 16 alle 19), poichè saremo tutti all'incontro con i due candidati al coordinamento dei circoli cittadini, al circolo di via Hermada a Niguarda, "base" della zona 9.

Ci vediamo tutti Martedì 25 maggio al circolo alle 21!

martedì 11 maggio 2010

L'ISOLA E L'ELIPORTO

Seconda parte dell'articolo scritto da Vanessa riguardo la questione dell'eliporto al Parco Nord, che ci spiega perchè la questione riguarda il nostro quartiere da vicino!

“Io vivo all'Isola”. Questa è la frase che a tutti quelli che abitano nel quartiere o ai suoi confini, è capitato di dire, magari anche con un certo orgoglio di sentirsi a casa, in un luogo particolare della nostra città.
L'espressione, non solo per un gioco di parole, sembra quasi indicare di trovarsi in un “altrove” come un “tropico cittadino”, circondato, più che da strade, dalle acque fresche di una memoria che ancora scorre e da un comunità consapevole del suo passato e tuttora vigile, anche verso i nuovi progetti voluti dal Comune. Un quartiere oggi anche di moda, ma pur sempre caratteristico e legato alla sua storia. Storia tramandata dai vecchi ai nuovi abitanti con la domanda “ma tu lo sai perchè si chiama Isola?”.
La qualità della vita di questo quartiere placido e di lotta insieme, operoso e tranquillo, a due passi dal centro, è però drasticamente diminuita, da quando si sono aperti, come voragini, i cantieri per la metropolitana 5, per il progetto 'Isola-Garibaldi' e per il nuovo complesso della Regione. Tutti noi ci guardiamo un po' smarriti nella speranza che l'interminabile “tempesta tropicale”, che già ci consegnerà un quartiere profondamente trasformato, finisca almeno il più presto possibile.
Ora in attesa di questo nuovo volto del quartiere e del presunto, ma non scontato, sviluppo economico, “io vivo all'isola” sembra significare “io sopravvivo isolato come un naufrago nel mio appartamento”, l'unico luogo che ancora non è eroso dai continui lavori, dai rumori assordanti, dalle bufere di polvere, dall'inquinamento dell'aria... e prossimamente arriveranno anche gli elicotteri!
Il destino del quartiere sembra infatti essere legato al progetto dell'eliporto nel Parco Nord. Il progetto commissionato da Augusta Westland (nota fabbrica di elicotteri) alla Studio Ambrosetti, e sostenuto da Regione Lombardia, insieme ad ENAC e ENAV, prevede un nuovo sistema di eliporti di collegamento tra Milano e gli aeroporti di Malpensa e Linate, con stazione logistica nel campo volo di Bresso, punto nevralgico di una rete di superfici d'atterraggio distribuite in tutta Milano. Queste elistazioni servirebbero non solo la Regione Lombardia, ma tutto il nord Italia con una previsione di 200 decolli giornalieri per il mercato privato, e con i nuovi “aeroconvertibili a grande gittata” potrebbero arrivare a servire diverse capitali europee. Il numero delle piattaforme previste è ancora sconosciuto ma probabilmente saranno decine in tutta Milano, una è già in zona Isola, gentilmente collocata all'altezza dei balconi delle case di via Bellani e via Paoli, su uno degli edifici più bassi del nuovo complesso della Regione, questo forse per permettere agli inquilini “dirimpettai” di salutare ogni mattina, mentre ancora in pigiama bevono il caffè, il Presidente Formigoni e suoi collaboratori, per sentirlo ancora più vicino insomma... un'altra svetterebbe invece direttamente sulla stazione Garibaldi.
In sostanza quelli che hanno proposto questa destinazione del Parco, che coinvolge anche il quartiere, vorrebbero realizzare il loro sogno da bambini: una città percorsa da macchine volanti, come nei racconti di fantascienza, e loro, diventati adulti e manager (si fa per dire!), che saltellano da una piattaforma all'altra perché hanno fretta, devono pensare agli affari, agli appalti e alle delibere e non possono perdere tempo nelle code come noi tutti, ovviamente per il nostro bene. Milano dunque, con 1.300.000 abitanti e una superficie di 180 kmq, come New York e i suoi 8 milioni di cittadini e 1.214 kmq.
In questo imperativo di modernità nostrana, però non si capisce perché non si proponga come eliporto Linate, in futuro comodamente raggiungibile con la MM 4, e non si elevi Malpensa ad unico e vero aeroporto all'altezza delle altre capitali europee.
Il progetto a cui guarda la Regione produrrebbe un impatto spaventoso sulla flora e sulla fauna esistenti nel Parco Nord, trasformato in stazione di servizio ed officina. Un inquinamento acustico e atmosferico intollerabile per i comuni a nord di Milano, fino al quartiere Isola con le sue piattaforme.
La notizia ha già prodotto l'opposizione di molti cittadini del Nord Milano che si sono ritrovati in comitati locali, circoli di partiti politici, associazioni, tutti uniti nel Comitato “No Eliporto”.
Il Comitato è l'ultimo nato di una battaglia che, iniziata negli anni '60 ad opera dei cittadini mobilitatisi per la nascita per del Parco Nord e “continua anche oggi“, come ci racconta il presidente del comitato Arturo Calaminici, “per la difesa di un parco che è un prezioso bene ambientale e civile”, contro un progetto che mette in discussione la sicurezza dei suoi utenti e la qualità della vita di tutti i milanesi, “per garantire il vantaggio di pochi si compie un danno ad un'intera collettività”.
Il comitato si è impegnato con una petizione contro il progetto Eliporto. Obiettivo: almeno 7 mila firme entro giugno. Anche nei circoli PD dell'Isola e di Niguarda si può firmare la petizione.
Speriamo che l'Isola non manchi nemmeno questa volta di mostrare la sua indole combattiva e solidale.


Vanessa Senesi


Il nostro circolo ringrazia Vanessa per questi due preziosi articoli, scritti dopo un lavoro di ricerca serio e approfondito.


VI ASPETTIAMO TUTTI PRESSO I MERCATI LAGOSTA E ASMARA PER FIRMARE LA PETIZIONE NO ELIPORTO PARCO NORD
(insieme a quella per il community center-casa della memoria, e alla raccolta firme per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua pubblica).

PARCO NORD: STORIA DI UNA BATTAGLIA VERDE CHE CONTINUA

Prima parte dell'articolo scritto da Vanessa nell'ambito della raccolta firme per la petizione "NO ELIPORTO PARCO NORD", cui il circolo ha aderito.


Molti di noi conoscono il Parco Nord, soprattutto chi abita nel Nord Milano vi trova un'oasi di verde e tranquillità, a pochi passi da casa.
Ci andiamo in bici, a fare jogging, sui pattini, con i bambini, a passeggiare con il cane o a giocare a bocce, ma forse pochi sanno quale sia la sua storia, e quanto faticosa continui ad essere la difesa dell'integrità di questo prezioso polmone verde.
Il Parco Nord, è uno dei miglior modelli di opera di riqualificazione realizzati nella periferia di Milano e il più grande parco metropolitano d'Europa. Grazie alla sua istituzione, appezzamenti agricoli inutilizzati sono scampati alla cementificazione, ex aree industriali e depositi abbandonati, sono diventati meravigliosi boschi e prati verdi, frequentati oggi da oltre 2,5 milioni di persone all’anno. Il Parco sorge in un territorio tra i più densamente urbanizzati d'Europa, plasmato dall'urgenza del lavoro, caratterizzato dalla presenza di storiche fabbriche e grandi quartieri edilizi che, nel tempo, hanno unito la periferia nord di Milano al suo hinterland senza un ben preciso progetto urbanistico, con ben pochi spazi dedicati alla natura e alla qualità della vita.
La sua ideazione risale agli anni '60 e si deve all’opera, di comitati cittadini, e delle amministrazioni dei comuni confinanti, Bresso, Cinisello Balsamo, Sesto S. Giovanni, Milano, a cui si aggiunsero quelli di Cormano e Cusano Milanino. L'idea si concretizzò quando nel 1976 una legge regionale, riconobbe l'istituzione del Consorzio Parco Nord, ente gestore composto dai sei Comuni e della Provincia di Milano, e il Parco divenne “d'interesse regionale”.
Arturo Calaminici, Presidente dell’Associazione Amici del Parco Nord, nata nel ‘91, sull'eredità dei primi movimenti spontanei di cittadini, per la difesa e la promozione delle attività nel Parco, e costituita oggi da quasi 600 soci, ci spiega che “l’iniziale proposta di disegno del parco,” commissionata a un gruppo di architetti come V. Vercelloni e altri, produsse un modello che risultò difficilmente realizzabile, perché poco flessibile e troppo costoso per le disponibilità economiche del nuovo Consorzio, che decise invece, con un approccio più pragmatico, per la strategia del “work in progress”. I terreni, ad iniziare dal quadrilatero ex Breda, vennero comprati in tempi diversi, con interventi di bonifica su aree di volta in volta riconnesse al nucleo centrale, nel modo più organico possibile. Vennero recuperati terreni inutilizzabili e depauperati, come la "montagnetta" , che sorge sulla ex discarica delle scorie d'altoforno delle vicine acciaierie Breda, frutto di un 'intervento di bonifica e recupero ambientale, che ha impegnato il Consorzio dall'86 all'88, e che è oggi una collina fiorita, simbolo di un sogno realizzato. “Per sostenere le spese”, continua Calaminici “il Consorzio si indebitò e ci furono momenti difficili, con gli interessi che negli anni ’80 arrivarono fino al 20%. Questo peso impedì investimenti più complessi, per molti anni. Poi finalmente si arrivò ad un compromesso con la Breda finanziaria e piano piano i mutui scesero, così dall’88 il parco crebbe con continuità e più ampio respiro”.
Il Parco”, aggiunge, “ non sarebbe mai esistito senza un movimento di popolo che a fianco delle amministrazioni comunali di allora, ha voluto con convinzione e intuizione moderna, sostenere la difesa della qualità della vita, in anni in cui, con la forte immigrazione, i problemi erano ben altri, cioè quelli primari della casa e del lavoro.
Quella del Parco e dell’Associazione è la storia di un eroismo civile, c'è un filo rosso che ha segnato le esistenze di tutti quelli coinvolti nella sua salvaguardia, con un impegno quasi quotidiano.”
Attualmente il Parco Nord Milano può contare su circa 350 ettari di verde, organizzati in zone boschive, radure, filari, macchie arbustive, siepi e piccoli specchi d'acqua e una fauna di tutto rispetto, che attira le scolaresche per l'educazione ambientale.
Nella storia del Parco Nord rientra anche l'esistenza dell'aeroporto di Bresso, il cui sedime aeroportuale rappresenta un consistente 15% circa del territorio.
La nascita dell'aeroporto è degli inizi del '900 con la scelta della Società Anonima Italiana Ernesto Breda di localizzare a Bresso i propri cantieri aeronautici ed un campo volo. L'aeroporto di Bresso viene inaugurato nel 1931 e, durante la guerra, fa parte della difesa aerea dell'area milanese.
Nel 1960 vi trova posto l'Aero Club Milano, e nel 1998 quando inizia la dismissione delle strutture militari presenti a Bresso, una parte dell'area, in consegna al Ministero della Difesa, viene concessa in uso alla Croce Rossa, per attività di Protezione Civile. Inoltre, da alcuni anni nel settore sud del comparto ovest è ospitato anche l'elisoccorso del 118.
Da decenni, i comuni, l'associazione e i rappresentanti del Consorzio sono impegnati nel migliorare la convivenza delle due realtà, aeroporto e parco
Nel 2002 il Parco si è dotato di un Piano Territoriale di Coordinamento che per parte delle aree interessate dall'Aeroporto, prevede l'azzonamento a Parco Naturale attrezzato di livello metropolitano e, parzialmente, a Parco attrezzato urbano. Nel 2007 è stato siglato un Protocollo d'intesa, sotto l'egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il quale il Ministero dei Trasporti, l'Agenzia del demanio, l'ENAC, la Provincia di Milano, il Comune di Bresso, il Comune di Cinisello Balsamo, il Consorzio Parco Nord Milano, il Comune di Milano, si sono impegnati nella ricerca di scenari di rilocalizzazione e trasformazione dell'impianto aeroportuale, in considerazione di un minor utilizzo dello stesso e per l'assegnazione di alcune aree comprese nel compendio aeroportuale al Parco Nord.
Ma oggi il progetto, già noto ai lettori di zona 9, sostento dalla Regione, di fare nel campo volo di Bresso un eliporto che possa servire il Nord Italia e persino capitali europee, con elistazioni in tutta Milano, mette in discussione nuovamente il faticoso equilibrio raggiunto, e persino la stessa fruibilità ed estensione del Parco, a cui si somma il rischio di un inquinamento acustico e atmosferico intollerabile.
Per questo ad opera di semplici cittadini, associazioni, circoli dei partiti, e sindaci dei comuni del Nord Milano, è nato il Comitato “No Eliporto” “a difesa di un prezioso bene ambientale” ribadisce Calaminici, che oggi ne è anche portavoce, “di un parco voluto dai cittadini a favore dei cittadini”.
Domenica 18 si è svolta la festa di primavera presso il Parco con intensa raccolta di firme, ma gli organizzatori promettono altre iniziative nei prossimi mesi. La storia tormentata del Parco continua, e a sua difesa ci sono ancora una volta i cittadini, ma con i piedi ben piantati a terra.
Vanessa Senesi

domenica 9 maggio 2010

ISCRIVITI AL PD

Il 18 ed il 20 Maggio, il circolo sarà aperto dalle 15 alle 18
per accogliere chiunque voglia rinnovare la propria iscrizione o iscriversi per la prima volta al Partito Democratico.

Sabato 15, 22 e 29 il circolo sarà al mercato di piazza Minniti dalle 10 alle 13
potrai rinnovare o iscriverti per la prima volta

Chi verrà a trovarci avrà la possibilità di firmare:
per il referendum contro la privatizzazione della gestione dell'acqua,
per la petizione contro l'eliporto del Parco Nord,
per la petizione che richiede la costruzione del community center e della casa della memoria.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!






sabato 8 maggio 2010

ACQUA PUBBLICA...NATURALMENTE!

L'ACQUA NON SI VENDE
L'acqua è un bene di tutti e un diritto umano universale!
Fuori l'acqua dal mercato, fuori i profitti dall'acqua
3 Sì per l'acqua bene comune!


Primo quesito:
«Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis della legge n. 133/2008...»
Sì! Per fermare la privatizzazione dell'acqua.
Eliminare questa norma significa contrastare l'accelerazione sulle privatizzazioni e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese.

Secondo quesito:
«Volete voi che sia abrogato l’art. 150 del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 ...»
Sì! Per favorire il percorso verso la ripubblicizzazione del servizio idrico.
Eliminare questa norma significa non consentire la gara o l'affidamento diretto a società di capitali, favorendo il processo di una gestione del servizio attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali.

Terzo quesito:
«Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 limitatamente alla seguente parte "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito" ...»
Sì! Per eliminare i profitti dal bene comune acqua.
Eliminare questo articolo sulla norma tariffaria significa escludere la possibilità di profitti sul bene comune acqua.

Il circolo PD 1 Maggio sostiene la campagna referendaria "Acqua pubblica ci metto la firma!"
Puoi venire a firmare anche il martedì sera presso il circolo.
Ti aspettiamo!

mercoledì 5 maggio 2010

TUTTI AL MERCATO

QUANDO?

Il nostro circolo sarà nei mercati di Lagosta e di Via Asmara per
TUTTI I SABATI DI MAGGIO!
  • 8 Maggio
  • 15 Maggio
  • 22 Maggio
  • 29 Maggio

PERCHE'?/1

Stiamo raccogliendo le firme per 2 iniziative che riteniamo essere veramente importanti:

PERCHE'/2

Per firmare la petizione che richiede (e pretende) la costruzione del "Community center" (centro servizi contenente asilo nido, bliblioteca, centro anziani, centro di aggregazione giovanile), come stabilito dal Consiglio di Zona e dal comune di Milano, insieme alle aziende costruttrici.

Questo centro servizi ci è dovuto, perchè è L'ONERE DI URBANIZZAZIONE che le aziende devono pagare alla collettività per i cantieri (e le successive costruzioni) che stanno sconvolgendo la fisionomia del nostro quarteire.

Purtroppo il comune di Milano dopo aver firmato si è tirato indietro, quindi allo stato attuale delle cose il Community center non si farà.

Noi chiediamo invece che venga costruito come da accordi, per dare servizi alla nostra comunità.

PERCHE'/3

Per ascoltare le voci del quartiere, le persone, per capire i bisogni, le attese, le richieste di tutti gli abitanti della zona. Per discutere e per conoscersi meglio.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!